giovedì 26 maggio 2011

un battesimo tutto rosa...

Quando da piccola il tempo non mi permetteva di giocare all’aperto mi sfogavo in casa con le bambole che, di volta in volta diventavano figlie, pazienti, nipotine, alunne... Sempre, tutte, rigorosamente bambine infiocchettate di rosa. Poi sono cresciuta, gli orizzonti si sono modificati, ma la voglia di rosa no!
Così quando ho scoperto che nella pancia della mia amica c’era Elisa mi sono sciolta come burro al sole, pronta a dar sfogo alla mia voglia di rosa in tutte le sue sfumature,    giubilante di gioia sono finalmente entrata nei negozi per bambini e mi sono tuffata in pizzi e trine dopo tanto vagare ( e comprare) tra pantaloni ,jeans, felpe e magliette con stampe di trattori, macchine, motori... 
Adesso Elisa è una donnina, ha quasi 10 mesi e sta in piedi da sola, mangia le pappe e ride tantissimo! E quando si è battezzata mamma e papà mi hanno chiesto di pensare ad un piccolo rinfresco per gli amici, il cui tema dominante era... IL ROSA!
E questo è quello che ho preparato:



Farfalle di frolla alla lavanda: ottenute grazie alla polvere di lavanda fatta con i fiori colti in giardino ( in quello di mia zia, per l’esattezza)



Fiori di frolla ai fiori d’arancio: ottenute con l’acqua ai fiori d’arancio. Quella che si usa per la pastiera.


Girandole di frolla alla rosa ed allo zafferano: ottenute con estratto alla rosa e zafferano in polvere.


ciuffetti di meringa: perchè le meringhe stanno sempre bene, mi piace farle, danno quel non-so-che di sbarazzino...


Macarons au chocolat: inossidabili macarons. Piacciono ai grandi, ai piccini e anche a chi segue la dieta a zona!

La torta!!! Un regalo da scartare, e dentro un moelleux au chocolat guarnito con Ganache au chocolat e decorato con fondente di zucchero.

Un tocco di sale...


Panini al latte farciti con prosciutto e peanut butter e
Focaccine farcite alla mortadella con salsa tahine ( mannaggia mi è sfuggita la foto...)


bicchierini al cus-cus
bicchierini con pinzimonio ( per lenire i sensi di colpa...)





si srotola la tovaglia in finto pizzo usa e getta: chicchissima e senza stress e si imbandisce la tavola...

lunedì 16 maggio 2011

Cake design Italian Festival

E così, sabato, ci sono andata.
Sola, non senza un po’ di apprensione, la paura atavica di rimanere in un cantuccio, lasciare i miei uomini da soli...
Però sono andata e... MAGIA! Mi sono divertita tantissimo, ho incontrato persone nuove, fatto amicizia con altre ragazze arrivate da tutta l’Italia, e imparato alcuni trucchi che proprio non conoscevo. 
Ringrazio Elisa, Candida, Roberta, tutte le compagne di corso, le insegnanti che hanno avuto una santa pazienza ma soprattutto lei, Jane Hutton, che mi ha svelato un nuovo magico mondo e che avrei voluto seguire in Inghilterra.
E non è detto che non lo faccia...

venerdì 6 maggio 2011

Un fiore, per caso...

Una delle fortune dell'abitare in campagna è la possibilità di poter accedere a inaspettate forme di appagamento sensoriale. Infatti, nonostante l'aria sia ancora fresca  ciò non impedisce ai profumi delle robinie selvatiche di diffondersi ovunque, soprattutto la sera.  Ieri mattina passeggiando il profumo era particolarmente intenso e così, cammin facendo, ho cominciato a raccogliere i piccoli grappolini di fiori profumati.
Il risultato è stata una cena inaspettata e piacevole!
Avendo raccolto i fiori in mezzo ad un bosco lontano da fonti dirette di inquinamento non li ho lavati, in quanto è un’operazione che ne compromette il delicato sapore perchè elimina il polline. Ho controllato bene bene bene che non ci fossero inquilini e poi li ho immersi in una pastella a metà tra il leggerissimo tempura e la consistente pastella piemontese:
-unire 2 uova con 60 g di farina 00 e mescolare fino ad ottenere una pastella liscia ed omogenea.
-unire 50 g di latte freddo.
-lasciar riposare in frigo fino al momento dell’utilizzo e all’ultimo unire 5 cubetti di ghiaccio.
-friggere in abbondante olio di riso bollente.
-cospargere con il sale o con zucchero a velo vanigliato: in entrambi i casi viene considerato un antipasto!
ieri sera ero in vena di follie quindi, per degustarli al meglio ho deciso di stappare una bottiglia di un certo spessore:
Gewurztraminer alsaziano grand cru du domaine Sylvie Spielmann del 2000.
Ai più sembrerà una follia l’aver bevuto un bianco di 11 anni ma, sebbene ammetta che non poteva più aspettare, era ancora favoloso:
il colore è limpido, giallo oro brillante. Già mentre lo guardavo il profumo mi è arrivato al naso carico: il tocco amilico che c’era appena stappato è scivolato via dopo un’ossigenazione rivelando un bouquet fiorito imperato da gelsomino e fiori bianchi, seguito da composta di mele e frutti gialli: pesca e mango in testa per chiudersi molto lentamente con un tocco salino.
Al palato si è rivelato perfettamente coerente al naso rivelando un’acidità inaspettata per l’età ed una persistenza infinita.
Mi si potrà obiettare che un vino del genere si perda con un piatto poverissimo come quello mostrato, eppure la delicata fragranza dei fiori rendeva più vellutato il vino che allo stesso tempo equilibrava l’untuosità del piatto. probabilmente più che un abbinamento cibo-vino in questo caso si può parlare di un abbinamento vino-cibo: ma perchè pensare sempre di assoggettare il liquido al solido quando si ha in cantina una bottiglia di questa caratura? 

A tavola è comunque il piacere a dover comandare e, certamente, ieri sera lo ha fatto, grazie anche alla buona compagnia...