sabato 17 settembre 2011

C'é chi le Rose...


Mi rendo conto che il compleanno di un adulto, specialmente se  donna, sia problematico: il cliché degli anni che passano, i bilanci davanti allo specchio, i pensieri che vagolano sui progetti futuri, e poi i regali... cosa aspettarsi, cosa sperare... Cosa regalarsi? Nel corso degli anni, oltre alla caterva di regali che già ricevevo, prima da bimba e poi da fanciulla  ho preso l’abitudine di farmi un regalo da sola, per ricordarmi che mi devo voler bene, perché esisto e sono quella che sono, che posso migliorare ma se non riesco ad amarmi sarà difficile riuscire ad andare avanti. E poi però ogni tanto succede di dimenticarsi i colori, perché gli attimi perfetti purtroppo non durano mai a lungo.
Ma ho deciso che quest’anno un regalo me lo merito: non ne sono molto convinta ma almeno ci devo provare... Ma cosa? Qualcosa di cui ho bisogno o qualcosa che desidero tantissimo? Un paio di Mary Jane rosa cipria o La Bottega blu, un cestino di bacche di vaniglia o un buon libro ( a trovarlo...), assaggiare gli spaghetti d’uovo o una gita? O forse solo un po’ di tempo con le persone che amo e che da tantissimo non vedo più tutte insieme...
E dato che mentre rifletto di solito cucino ( oppure é mentre cucino che rifletto?), le mie mani sono andate verso i contenitori ermetici conservati in frigo, le mie dita hanno cominciato a stendere  e piegare e arrotolare e... Ecco il regalo! I miei fiori preferiti , su di una mini cake alla vaniglia che mi mangerò proprio ora, nel buio della notte, da sola.
C’è chi le rose le coltiva, chi le riceve, chi le aspetta: io le faccio di zucchero.

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